a cura di Emanuele Goldoni - La Voce di Mantova
 
Sempre più frequentemente si sente parlare nel mondo dell'informatica di Linux, il sistema operativo alternativo a Windows ma, soprattutto, gratuito. Ma conviene veramente passare a Linux? Quale sarà il futuro di questo OS? Ed ancora, Linux offre delle opportunità anche a tutti coloro che possiedono un computer ormai obsoleto? Questo e molto altro lo abbiamo chiesto a Michele Andreoli, laureato in Fisica presso l'Università di Pisa, professore di Matematica e Fisica, ma soprattutto sviluppatore di muLinux, una distribuzione minimale di Linux molto potente ma che richiede pochissime risorse (un 486 va più che bene!).
Ok... La prima domanda che tutti i comuni utenti si pongono è: "Perchè dovrei passare a Linux quando con Windows sono già a posto?" Tu cosa risponderesti?
"A me è sempre piaciuto usare il computer per imparare cose nuove. Linux (per la precisione UNIX) permette di creare velocemente programmi complessi usando come base i comandi del sistema operativo stesso. Questo significa poter personalizzare decisamente il proprio sistema.
Con Windows io posso cliccare col mouse sull'icona di un file e inviarlo via fax a qualcuno. Questa è una buona cosa, ma con Linux io posso fare uno script che invia il fax automaticamente ad una certa data ed ad una certa ora, o a più numeri diversi... Questo mi piace molto di più! Linux mi stimola perchè mi crea problemi. Io adoro risolvere i problemi mentre Windows mi crea sonnolenza. Non trovo nessun piacere, ormai, a navigare con il mouse in un mucchio di directory piene di files non leggibili. Linux è stabile. Una volta installato, egli può diventare la tua memoria storica. Windows va invece periodicamente reinstallato perchè si satura; e a me non piace ricominciare sempre da capo. In sostanza: io uso Windows quando devo fare qualcosa velocemente, ma uso Linux quando voglio pensare: sono cose profondamente diverse!"
OK... Stabile, sicuro, aggiornato, personalizzabile, documentato. Scusa, ma dove sta il trucco?
"Il trucco si chiama Internet. Le varie versioni vengono subito provate, perchè gratuite, e i bachi vengono presto eliminati."
Veniamo al problema delle distribuzioni.. Un neofita è sempre spaventato all'idea di dover decidere quale distribuzione installare. E si fa presto a dire "è una questione personale, bisogna provare"; è logico che uno non se ne installa sei per decidere... Tu, cosa consiglieresti se ti venisse detto "Ho deciso di installare Linux. Quale distribuzione uso"?
"Penso che RedHat sia la più adatta ad un principiante."
Quale sarà a tuo parere il futuro? Linux conquisterà il mercato, Microsoft manterrà la sua superiorità (numerica) oppure i due sistemi operativi si divideranno più o meno equamente il mercato?
"Io dico che la "battaglia" continuerà cosi a lungo che entrambi i contendenti ne risulteranno alla fine "trasformati". Succede sempre ai grandi nemici: alla fine finiscono per assomigliarsi. Windows introdurrà sempre più caratteristiche che possono soddisfare l'utente esperto e smaliziato; Linux perfezionerà sempre più le sue interfacce grafiche. Per quanto mi riguarda, non è necessario che uno dei due soppianti l'altro. Personalmente, preferisco usare per compiti diversi Sistemi Operativi diversi."
Ma veniamo ora alla tua creatura... Parlaci un po di muLinux. Quando è nato, e come?
"Nacque tre-quattro anni fa, essenzialmente come laboratorio nel quale studiare gli elementi base del sistema. In sostanza, per rispondere a domande come: cos'è veramente essenziale e cosa può essere eliminato in un sistema Linux minimale? La cosa si è poi allargata, al punto che ho cercato di "imitare" e di "surrogare" con scripts quello che avevo inizialmente rimosso.
muLinux è in sostanza il mio personale blocknotes, una specie di cospicua raccolta di trucchi, una collezione di HOWTOs. Anzi, ti dirò: non è infrequente che quando ho qualche dubbio io vado a spulciare nel filesystem di muLinux, per vedere come altre volte ho risolto lo stesso problema."
muLinux è l'unico miniLinux sviluppato in Italia?
"Ve ne è almeno un altro: BadPenguin di AGX (agx@linux.it). Al contrario, questo tipo di sistema è molto diffuso in altri paesi. Sulla homepage di muLinux puoi trovare almeno una quindicina di link a sistemi simili."
A chi è destinato?
"Inizialmente l'idea era quella di un sistema da portarsi nel taschino capace di connettersi ad Internet da qualsiasi postazione, senza toccare gli harddisks. Ma le versioni attuali di muLinux, le quali supportano floppy disk aggiuntivi (i cosiddetti "addons"), possono fare molto di più. Col solo secondo floppy si ha a disposizione un sistema in grado di masterizzare un CD, suonare un mp3, collegare due PC con PLIP o PPP. Con un altro addon, è possibile avere con se, ovunque, il famoso sistema di typesetting professione Latex, etc, etc."
Cosa differenzia muLinux dagli altri miniLinux?
"muLinux possiede alcune caratteristiche insolite e che, non si trovano sugli altri minilinux, o almeno non si trovano tutte insieme.
Esempio: muLinux usa floppydisk formattati a 1722K, invece che a 1440k. Parte con LILO e non con SYSLINUX o LOADLIN. Può essere "clonato" permanentemente in harddisk. Può essere addirittura trasferito su CDROM bootabile o su floppy ZIP. Un altro esempio: muLinux mantiene e salva su floppy tutta una serie di parametri di configurazione (hostname, ipaddr, etc ...) in forma di "profili". Questo significa che lo stesso floppydisk è utilizzabile da postazioni differenti, col corretto indirizzo ethernet. A differenza della maggior parte degli altri, muLinux è espandibile. Il suo filesystem è un filesystem "a fisarmonica".
Gli addons sono di tipo "plug and play", se si può dire così: i nuovi comandi diventano disponibili non appena l'addon è caricato in memoria."
Quali progetti per il suo futuro?
"Passare alla serie 2.4.x del Kernel."